Fil Rouge
Lucia Minetti
“Lucia Minetti torna ad incantare con la sua voce dal timbro unico, elegante e sensuale nel suo nuovo lavoro discografico che parla d’amore. Un racconto in punta di labbra morbido, sfaccettato, dolcissimo ed intenso. Un disco emozionante nel senso più autentico del termine, ricco di fascino, lirismo e intense evoluzioni di una grande interprete della scena italiana.
“Lucia Minetti and her enchanting voice are back: this great interpreter and her unique timbre so intense and elegant fascinate in the brand new album “Fil Rouge” a touching story about love, full of charm, lyricism and poetry.”
Lucia Minetti è una cantante molto stimata per la grande qualità ed eleganza, la sensibilità artistica, il timbro magico della sua voce. È la solista prediletta di grandi autori di area jazz, classic, contemporanea, canzone d’autore, registi teatrali, e di grandi scrittori che le hanno dedicato musiche e liriche. Lucia Minetti impronta i suoi interessi artistici sulla forma canzone. Senza soluzione di continuità tra musica colta e popolare ridisegna un’interpretazione intensa e ricca di fascino della canzone d’autore cadenzando melodie, testi ed evoluzioni vocali di nuovi spunti personalissimi e significativi.
Lucia Minetti is an esteemed singer, famous for her elegance, artistic flair and thrilling voice. She is the favorite solo artist of many great authors of jazz music, classical or contemporary music; songwriters and theater directors who have dedicated her songs, lyrics and works. Lucia Minetti marks her artistic interests on the song form drawing new poetic shades to classical and pop music thanks to her intense personal interpretation and vocal evolutions .
1 Non, rien de rien (Michel Vaucaire-Charles Dumont) 3:20
2
Mon homme (My man) (Albert Willemetz & Jacques Charles-Maurice Yvain) 3:46
3 Avec le temps (Léo Ferré) 4:14
4 Tous les visages de l’amour (She) (Charles Aznavour-Herbert Kretzmer) 5:25
5 Ne me quitte pas (If you go away) (Jacques Brel) 4:30
6 La mer (Somewhere beyond the sea) (Charles Trenet) 4:47
7 Jardin d’hiver (Benjamin Biolay-Karen Ann) 3:33
8 Chanson des vieux amants (Jacques Brel) 4:15
9 Je ne sais pas dire je t’aime (Barbara) 4:55
10 Le tourbillon de la vie / La vie s’envole (Serge Rezvani) 2:51
11 Litanies pour un retour (Jacques Brel) 2:50
12 La foule (Michel Rivgauche-Angel Cabral) 3:35
13 India song (Marguerite Duras-Carlos D’Alessio) 3:38
14 La vie en rose (Edith Piaf-Louiguy) 4:13
15 Milord (Georges Moustaki-Marguerite Monnot) 5:28
Total Time 61:29
Lucia Minetti, voice
Andrea Zani, piano (tracks 3,5,7,9,10,11,13,14)
Ensemble “La Foule” (tracks 1,2,4,6,8,12,15)
Cecilia Franchini, orchestra leader and piano
Elio Orio, first violin
Francesco Mardegan, second violin
Francesca Marino, viola
Veronica Nava Puerto, cello
Giancarlo Pavan, doublebass
Salvatore Baronilli, clarinet
Mattia Marangon, horn
Lucrecia Fernandez, bassoon
Riccardo Nicolin, percussions
Production Velut Luna
Executive producer Marco Lincetto
Musical producer and editing Mattia Zanatta
Recording, mix and mastering Marco Lincetto
Design Limage
Front and back cover photos by Massimo Forchino
Inside booklet:
Lucia Minetti photos by Daniele Bricalli
Oscar del Barba photo by Alberto Reina
Andrea Zani photo by Tommaso Ferigo
Ensemble on stage photos by Marco Lincetto
E' mia opinione che l’ingannevole dicotomia Musica Classica vs Musica leggera, comprendendo in quest’ultima anche la cosiddetta Canzone d’autore, sia del tutto inefficace a descrivere la Musica in senso fenomenologico. Ragionando per opposti è molto più indicativo contrapporre la Musica bella a quella brutta, identificando questa come noiosa, stereotipata, convenzionale e così via. Non basta essere nati nel 18° secolo per essere ritenuti come autori interessanti che hanno dato un contributo alla storia di quest’arte tant’è vero che a molta, moltissima musica di quel periodo è stato conferito, nell’interesse degli appassionati moderni, il dono dell’oblio. Le operazioni di “riesumazione” di presunti capolavori obliati appaiono spesso come ispirate da intenti meramente musicologici o filologici, e quindi scientifici piuttosto che artistici in senso lato. Questo CD ha invece l’intento di riproporre un repertorio invero prezioso e di grande impatto artistico ed emozionale, quello degli Chansonniers francesi del ‘900, un genere musicale molto ben definito e collocato a pieno titolo nella Storia della Musica perché capace di dare in modo irripetibile il senso del vivere una dimensione bohémienne, vagabonda, randagia, anticonformista e libera. C’è negli Chansonniers anche un elemento politico, di osservazione e di critica delle persone, della società e delle autorità, sempre espresso con lo stile poetico (cit. M. Priore) per cui molti osservatori si sono spinti ad affermare che, proprio grazie agli Chansonniers, la rivolta giovanile del ’68 poteva per prima aver luogo solo in Francia. Credo che questo bellissimo CD, oltre che deliziare i palati educati dei numerosi appassionati della Canzone francese d’autore, potrà dare ispirazione alle giovani generazioni, mai come oggi a rischio omologazione, su come cercare e trovare una nuova sensibilità, un rinnovato gusto per la vita e la consapevolezza che “libertà è partecipazione”. Un sincero plauso a Lucia Minetti, in questo momento senza ombra di dubbio uno dei migliori interpreti della Canzone d’autore a livello planetario, e un ringraziamento pieno di orgoglio ai docenti e agli studenti del Conservatorio “C. Pollini” di Padova che hanno dato un contributo di grande raffinatezza e musicalità alla realizzazione di Fil Rouge.
Leopoldo Armellini, Direttore del Conservatorio C.Pollini di Padova
Tratto da:
https://www.velutluna.it/index.php?c=7a&l=ita&id_cat=22&id=309