APERTO da Martedì a Sabato

ALTA FEDELTA' - CALCO (Lecco)

Polk Audio Legend

L100, outsider dal prezzo sensato

Quando insegnavo ancora - può essere stato il 2014 - venni chiamato a fare parte di una commissione che doveva valutare studenti delle classi di pianoforte per sceglierne cinque, che avrebbero registrato i cinque concerti di Beethoven per pianoforte e orchestra nella versione per quintetto. Ne sarebbe stato ricavato un cofanetto di DVD.

Se ne presentarono diversi, li ascoltammo tutti con attenzione. Uno era poco più che un bambino, non aveva ancora dodici anni e, seduto al piano, i piedi quasi non arrivavano ai pedali. Suonò il Concerto N° 2. Non aveva ancora ciò che i musicisti chiamano ‘lo spolvero’: le malizie, la sicurezza, il controllo dello strumento e perché no, del personaggio; ma suonò con una naturalezza, una spontaneità che rese il suo Beethoven, giovanile, ancora più fresco.

Non fummo tutti d’accordo ma a me piacque molto e, per fortuna, anche alla Presidente della commissione, che propose insieme a me di non escluderlo subito ma di riascoltarlo a Settembre.

In Settembre, per la nostra soddisfazione, anche gli altri tre commissari si convinsero e il piccolo solista venne scelto. Evidentemente la totale mancanza di artefatti nel modo di ‘tagliare’ le frasi, la semplicità di musicista naturale ebbero la meglio sulle minime imperfezioni tecniche. Alla fine, in ogni caso, dei cinque scelti tre non raggiungevano i quindici anni di età.

Certe volte non è semplice udire (o vedere) oltre la prima impressione, al di là di un’apparenza poco promettente; ci vuole un po’ di preveggenza, di intuito.

Spostiamoci in un ambito un po’ meno impegnativo; sono da Alta Fedeltà a Calco e Alfredo, il proprietario, è entusiasta di un nuovo piccolo diffusore arrivato in negozio: il modello Legend L100 dell’americana Polk Audio. Polk è un marchio storico in America, attivo dal 1972 e spesso recensito molto positivamente sulle riviste del settore; si rivolge per lo più a un’utenza non eccessivamente sofisticata, lasciando che i duri e puri dell’audio sognino i giganti da molte decine di migliaia di dollari; i suoi diffusori rappresentano al meglio l’approccio che in inglese chiamano ‘no frills’, difficile da tradurre ma grosso modo equivalente al nostro ‘essenziale’, ‘senza fronzoli’, nel senso migliore: poca fuffa, sostanza quanto basta e prezzo ragionevole.

Il piccolo - ma non minuscolo - Legend L100 si presenta molto bene: il mobile è sordo e curato, rifinito in ciò che al tatto sembra legno in un bel punto di noce; il woofer da 5,5 pollici ha la membrana del cono corrugata in modo speciale, per la tenuta in potenza e per evitare l’effetto break-up: la zona di frequenza in cui il cono smette di muoversi come un pistone rigido e perde linearità; il tweeter ha un’ogiva appuntita al centro che migliora dispersione ed estensione; il condotto reflex, posteriore, è arricchito di un intrigante sistema di diffrazione laterale invece che emissione diretta utile, fra l’altro, se si vuole o si deve posizionare la cassa vicino alla parete. Alle spalle di questo piccolo due vie c’è, evidentemente, molto studio e molta scienza: alla Polk, una volta deciso di mettersi in gioco sul terreno di costruttori più hi-end, si è comunque deciso di proporre la migliore qualità possibile al miglior prezzo - in questo caso, 1350 euro, netti.

Il piccolo Polk è collegato a un Naim Atom, un altro gioiello diminutivo pieno di verve, autorità, luminosità; e a un lettore CD Naim 5si, l’ultimo rimasto in catalogo della ditta di Salisbury. Era il modello entry level, e suona magnificamente bene; ma il mercato chissà come sceglie per noi, e non si vedono che streamer; la musica - come in fondo tutte le nostre vite - passa ormai per modem telefonici e cavi da computer. Ne esce un suono che sul momento mi lascia a bocca aperta: bassi simili, così profondi e solidi, controllati, senza risonanze o sbavature, in una cassa di queste dimensioni e questo prezzo non ricordo di averne sentiti; la zona superiore estrema è aperta e piena di cose senza essere sottoprodotto del crossover; la scena è ampia e profonda, e nonostante la nuova serie Uniti sia, in questo senso, un progresso rispetto al passato, l’amplificatore è pur sempre Naim: tanta verve e poca hi-fi. Sono meravigliato dalla capacità di questo semplice ma tutt’altro che elementare due vie di riprodurre suoni gravi: la necessaria bassa sensibilità, circa 86 dB/1W, non è un problema a meno che non si vogliano ottenere pressioni sonore eccessive, e spero che gli ascoltatori di musica molto elettrica e satura si rivolgano a qualcos’altro; il Polk L100 fa venire voglia, come tutti i diffusori ben riusciti, di ascoltare suoni acustici. Almeno, questo è l’effetto che fanno a me. Vivere con questo diffusore dovrebbe essere la cosa più facile del mondo.

Sapete cosa provo all’ascolto di questo Legend L100? Contentezza. Sono contento che sia spuntato un outsider dal prezzo sensato che potrebbe ricordare agli audiofili più conservatori che sono passati quasi cinquant’anni dalle scatolette della BBC, mai veramente pensate per la musica.

Sto per essere d’accordo con Alfredo e andare quando lui butta lì, en passant, che al piano superiore è collegato il fratello minore dell’L100: il Reserve R100. Lo pilotano un lettore CD e un integrato Cambridge Audio.

Il Polk Audio R100 è un po’ più piccolo dell’altro, sembra avere gli stessi componenti ma probabilmente ne derivano soltanto; la finitura del mobile, sordo e ben fatto, è più semplice dell’altra e anche il sistema di diffrazione nel condotto reflex è meno complesso. L’aspetto non dice molto. In due costano 575 euro. Ne portiamo un paio al piano inferiore così da sentirli nel medesimo contesto.

Anche il Reserve R100 mi da’ l’impressione di non arrivare con i piedi ai pedali; mi preparo a sentire l’ennesima ‘mini’ dedicata a chi non ha spazio o un budget sufficiente.
La Polk R100 mi lascia ancora più sbalordito, e ancora più contento: l’acuto, un po’ meno intenzionalmente aperto, è gradevole, preciso; il medio più coerente e organico, il basso quasi altrettanto profondo e solido, controllato. Ma costa meno della metà dell’L100. Morbido e definito, dinamico quando occorre, affamato di watt: rivedo il piccolo GC che, per niente intimidito dalla commissione, sbrogliava senza problemi, con il piacere e la grazia di un bambino, le asperità del Secondo di Beethoven.

Non ho bisogno di riascoltarlo a Settembre: mi ha conquistato e ha ridefinito la mia idea di diffusore compatto.

Vorrei averne bisogno: ne comprerei un paio subito. Ma non sono un accumulatore. Se avessi una stanza piccola, sarei tentato.

Caro Alfredo, non me ne volere se alla fine preferisco il modello minore al prezzo minore: mi sembra una piccola meraviglia; ma forse sono cambiati i miei gusti, o i miei criteri. Cari saluti, improbabili microbi a 16 ohm, benvenuta Polk Audio. E i miei sinceri complimenti al compratore che riuscirà a non sentire il bisogno di spendere un euro più del necessario.

M.B.

Ricevi gratuitamente la nostra newsletter

Clicca qui per aver maggiori informazioni
Questo sito utilizza i Cookie per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego dei Cookie in accordo con la nostra Cookie Policy.