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ALTA FEDELTA' - CALCO (Lecco)

Ellington at Newport

Duke Ellington
€ 34

Etichetta: Original Master Recording

N° Dischi: 1

Formato: LP 150 Gr.

 

 

La popolarità di Duke e della sua band era calata con l'ascesa del bebop, l'innovativo stile jazzistico sviluppato da Charlie Parker, Dizzy Gillespie, e Thelonious Monk negli anni quaranta. Molte big band si sciolsero definitivamente verso la metà degli anni cinquanta, ma il gruppo di Duke fu uno di quelli che resistette al declino dello swing, e continuò comunque a lavorare, anche se con ingaggi ridimensionati ed un minor interesse da parte del pubblico. La "Duke Ellington Orchestra" aveva fatto qualche tournée in Europa nei primi anni cinquanta, e Duke finanziava personalmente la band grazie ai diritti d'autore ricavati dalle sue celebri composizioni degli anni venti, trenta, e quaranta. All'epoca del festival di Newport del '56, la band non aveva neppure un contratto discografico in essere.


Duke e la sua orchestra arrivarono a suonare al Newport Jazz Festival quando le manifestazioni musicali riservate al jazz erano ancora relativamente una novità. La band di Ellington fu il primo e unico gruppo "big band" ad esibirsi al Newport Festival. Il primo, breve set iniziò alle 20:30 ed incluse l'esecuzione dei brani The Star Spangled Banner, Black and Tan Fantasy e Tea for Two. Questo show fu portato a termine senza la presenza dei membri dell'orchestra al completo, poiché non si riuscì a trovarli tutti all'inizio dello spettacolo.


Dopo le esibizioni degli altri gruppi in cartellone, i restanti membri dell'orchestra furono scovati ed iniziò lo spettacolo principale. Duke fece partire le danze con la classica Take the "A" Train, seguita da una sua nuova composizione scritta a quattro mani con Billy Strayhorn, una suite in tre parti: Festival Junction, Blues to Be There, e Newport Up. La suite era stata concepita come punto focale dello show, ma la reazione del pubblico non fu così entusiasta come previsto.


Conclusa la suite, Duke chiamò Harry Carney al sassofono baritono per l'esecuzione di Sophisticated Lady. Poi l'orchestra suonò Day In, Day Out. Successivamente, Duke annunciò al pubblico che la band avrebbe rispolverato "qualcuno dei nostri vecchi pezzi del 1938": un paio di blues, Diminuendo in Blue e Crescendo in Blue con un contributo importante da parte del tenorsassofonista Paul Gonsalves.


Ora questo classic risalente al 1956 può essere ascoltato con una fedeltà ‘analogica’ per trasparenza e autenticità mai provate prima nemmeno sule stampe originali. Proverete cosa significano i concetti di separazione, profondità delle note basse, purezza degli acuti e profondità del sound stage. Una musica grandiose che meritava il trattamento a cui è stata sottoposta dalla OMR.

 

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